In italiano sono note come “Montagne Rocciose”, mentre in americano sono le “Rocky Mountains” e con esse si intendono le catene montuose che si estendono nella regione centrale dei Grandi Piani, o, più propriamente, nella parte occidentale di questa zona, dallo Stretto di Bering al Nuovo Messico.
Il nome americano è dovuto al frastagliato intaglio delle vette; furono scoperte degli americani M. Lewis e G. Clarke agli inizi del 1800. Mentre fino allora le Montagne Rocciose erano rimaste fuori dall’influsso colonizzatore degli Europei, coi primi del secolo XIX se ne inizia lo sfruttamento: dalla fase della caccia agli animali da pelliccia a quella dell’agricoltura e alla scoperta dei giacimenti auriferi che richiamò un importante flusso di popolazione.
Oltre ad essere più ampie e più lunghe, rispetto alle nostre Alpi, le Rocky Mountains sono meno note ed esplorate, anche da un punto di vista scientifico di conoscenza del sistema montuoso. Il loro studio aiuta ogni giorno di più a illustrare e risolvere i grandi problemi riguardanti la genesi e le trasformazioni del rilievo terrestre in generale.
Infatti, sia le Alpi che le Rocky Mountains sono state formate dalla dinamica delle placche tettoniche che si scontrano con enormi pressioni.
Anche l’altezza delle montagne rocciose è maggiore rispetto a quella delle Alpi e può giungere a vette che si spingono in cielo oltre i 7.000 metri. Il nostro Monte Bianco raggiunge i 4.810 metri.
Anche la forma delle montagne ci stupisce: siamo abituati ai picchi innevati e aguzzi delle Alpi, mentre qui anche a 3000 metri di altezza sembra di essere ancora in un paesaggio collinare. Se le Dolomiti sono un capolavoro della natura verticale, le Rocky Mountains si presentano asciutte e sobrie. La stessa differenza tra lo stile barocco e il romanico nell’arte.
Dal punto di vista della flora le Rocky Mountains sono caratterizzate nel versante orientale della parte meridionale delle famose sequoie in quanto la condizioni climatiche (freddo e umido) sono favorevoli alla crescita di queste piante.
Ma queste montagne ospitano anche giganti foreste di conifere.
Dal punto di vista turistico le Montagne Rocciose offrono alcuni dei paesaggi naturalistici più spettacolari al mondo. Vederli tutti in un limitato arco di tempo non è fattibile, ma si può comunque cercare di vedere i principali o quelli ritenuti più interessanti.
Il terzo parco più bello d’America: il Rocky Mountain
Se lo Yosemite e lo Yellowstone sono i due parchi che conquistano l’immaginario del viaggiatore medio, l’esploratore vero sa che il terzo parco più bello d’America è il Rocky Mountain National Park (RMNP). Con una superficie di 1.075 km², dal 1915 parco nazionale, è da sempre il luogo dell’immaginario dell’outdoor americano. Canoe, tende, marshmallow, orsi in cerca di cestini, scarponi, piccozze per l’arrampicata, famiglie felici sulla loro auto station wagon o suv, provenire da tutta America. E per una volta si cambia scenario rispetto alle pur sempre meravigliose Alpi italiane.
Sia che si decida di partire in inverno (in quel caso le località turistiche sciistiche sono tantissime) sia in estate (magari per qualche eco-tour organizzato), le Montagne Rocciose offrono un’esperienza indimenticabile al visitatore.
Pianificare un itinerario di viaggio prima della partenza
Prima di partire dall’Italia vi consigliamo di pianificare un itinerario di viaggio che si snoda intorno ai punti che più vi interessano delle Rocky e di richiedere il visto turistico compilando il MODULO ESTA.